Resources and waste management

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L’obiettivo 12 dell’Agenda 2030 Garantire modelli di consumo e produzione sostenibili vuole promuovere la riduzione degli sprechi (energia, cibo, acqua, ecc.) e una cultura del riuso in ottica circolare per cui il “rifiuto” si trasforma in “risorsa”.

In particolare, il sotto-obiettivo n° 5 si focalizza sull’importante tema dei rifiuti:

Ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo 

La gestione dei rifiuti nell’Ateneo di Milano-Bicocca si basa su questi tre principi chiave:  ridurreriutilizzare e riciclare (Direttiva 2008/98/CE). 

L’ambito riguarda sia la gestione dei rifiuti assimilabili agli urbani, a partire dall’attivazione di un nuovo sistema di gestione della raccolta differenziata, sia i rifiuti speciali tramite lo studio di un modello gestionale maggiormente sostenibile.

Stato di fatto

Gli interventi rilevanti già attuati sono:

  • Attivazione della raccolta della frazione umida presso mense, bar, residenze;
  • Gestione RAEE e dei rifiuti speciali
  • Prodotti vending machine con packaging sostenibile e riciclabile
  • Riuso del caffè esausto;
  • Coinvolgimento della popolazione universitaria;
  • Monitoraggio a campione della produzione dei rifiuti nel tempo e della quantità/qualità della raccolta differenziata.

Obiettivi

  • Attivazione della raccolta frazione umida per gli utenti dell’Ateneo in prossimità degli spazi ristoro;
  • Promozione di ulteriori politiche di riduzione, riuso e riciclo dei rifiuti.
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isola rifiuti

“Bicocca fa la differenza” è il sistema che ha permesso di ottimizzare la raccolta differenziata in tutti gli edifici dell’Ateneo tramite isole centralizzate. 

L'Università di Milano-Bicocca gestisce la raccolta dei rifiuti urbani in conformità con le linee guida del servizio pubblico, garantendo che tutte le frazioni di rifiuti differenziabili siano adeguatamente raccolte e gestite su tutto il territorio universitario. Nei diversi edifici dei campus sono installati circa duemila contenitori per la raccolta differenziata, organizzati in eco-isole dotate di quattro box specifici per ciascuna frazione: carta e cartone, vetro, metalli e plastica, e indifferenziato.

La frazione umida è differenziata per le attività derivanti dalla ristorazione e nelle residenze universitarie. Il conferimento gestito dalle aziende affidatarie avviene tramite il concessionario del servizio di raccolta comunale che lo avvia al recupero. 

La raccolta dei rifiuti speciali è affidata ad un’impresa specializzata, che cura la raccolta, il trasporto e il conferimento finale a soggetto autorizzato al recupero o allo smaltimento. I quantitativi prodotti sono costantemente registrati e monitorati: ogni anno viene trasmessa alla Camera di Commercio la quantità di rifiuti speciali prodotti e smaltiti nel corso dell’anno precedente, attraverso il Modello Unico di Dichiarazione ambientale – MUD, come previsto dalla vigente normativa. Le quantità complessive annue registrate presentano fluttuazioni, dovute principalmente alla dismissione e smaltimento di specifiche tipologie di rifiuti (RAEE, ingombranti, etc). I rifiuti chimici sono inviati a smaltimento, mentre tutti gli altri rifiuti sono avviati a recupero di materia o di energia. 

Il programma delle 3R (Riduci, Riutilizza, Ricicla) è integralmente applicato a tutti gli edifici universitari. I cestini per i rifiuti, standardizzati in forma e dimensioni, sono corredati di etichette e istruzioni chiare per agevolare il corretto smaltimento delle diverse tipologie di rifiuti. Questa standardizzazione facilita l’adesione ai protocolli di riciclaggio, ottimizzando l’efficacia e l’efficienza della strategia di gestione dei rifiuti promossa dall’Ateneo.

Perché fare la Raccolta Differenziata?
Ridurre la produzione di rifiuti, riusare e riciclare significa ridurre il nostro impatto sul pianeta e salvaguardare le risorse naturali.

La Direttiva Europea 2008/98/CE, stabilisce un quadro normativo per il trattamento dei rifiuti volto a controllarne l’intero ciclo di vita, nel tentativo di ridurre gli effetti sulla salute umana e l'impatto sull'ambiente.

Viene stabilita una gerarchia di trattamento secondo un preciso ordine di importanza: 

  • prevenzione, per ridurne la produzione; 
  • riutilizzo, prolungamento della vita dei prodotti; 
  • riciclaggio, grazie a cui i materiali sono ritrattati per ottenere nuova materia; 
  • recupero, di materia e di energia;
  • infine un eventuale smaltimento finale (discarica o altro).

Il sistema di raccolta differenziata di Milano-Bicocca è stato implementato in collaborazione con Amsa, gestore della raccolta rifiuti a Milano, e Comieco, consorzio per la raccolta differenziata della carta.

Grazie al nuovo modello di gestione vi è stato un incremento della raccolta differenziata dal 25% fino al 70% circa.

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Caffè senza tracce

Caffè senza tracce”, uno dei quattro progetti lanciati dalla prima edizione dell’Università del Crowdfunding con lo scopo di scoprire se esistono materiali più adatti a contenere il caffè in capsula, preservandone la sicurezza per la salute. Il Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra in collaborazione con BASE sta analizzando gli effetti dei rilasci delle capsule di caffè sulle cellule in vitro. 

Economia circolare: attraverso la separazione del materiale plastico delle capsule il caffè esausto è stato riutilizzato per fertilizzare l’Orto Comune Niguarda, in accordo con il Parco Nord Milano. Inoltre, con l’associazione Giacimenti Urbani si stanno individuando modalità di recupero per il materiale plastico.

Caffè senza tracce è un piccolo progetto che mira a informare e sensibilizzare l’opinione pubblica verso l’attenzione al consumo e alla gestione dei rifiuti domestici, senza perdere il piacere di bere un buon caffè.

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bicocca smoke free area

L’Ateneo di Milano-Bicocca ha deciso di attuare una politica smoking free approvando il Regolamento per l’applicazione del divieto di fumo in vigore dal 2 gennaio 2020. 

Bicocca Smoking Free è la policy di Ateneo di contrasto al fumo e al fenomeno del littering che ha previsto l’allestimento in Piazza della Scienza e in Piazza dell’Ateneo Nuovo 1 di apposite aree per fumatori contrassegnate da specifica segnaletica e attrezzate di posaceneri. Clicca qui per maggiori informazioni.

L’obiettivo è duplice:

  • tutelare la salute e la sicurezza di tutti riducendo l’esposizione al fumo passivo
  • accrescere la cultura della salute all’interno dell’Istituzione.

La presenza dei distributori automatici con fontanelle d'acqua ha portato a una significativa riduzione del numero di bottiglie di plastica utilizzate. Questo risultato è attribuito anche all'uso diffuso di bottiglie riutilizzabili da parte degli studenti e del personale universitario. Il risparmio di plastica è stato calcolato sulla base dei 367.337 litri di acqua erogati dalle 18 fontane del campus nel 2023. Considerando che ogni bottiglia di plastica pesa 0,04 chilogrammi, è stato risparmiato un totale di 29.387 chilogrammi di plastica. 

Clicca qui per acquistare la borraccia dell’Ateneo Milano-Bicocca.

In accordo con la normativa nazionale, l'Università Bicocca ha aderito al “processo di dematerializzazione”, che prevede il trasferimento di qualsiasi atto amministrativo in formato digitale e non cartaceo. “Titulus” è un sistema di gestione documentale integrato nella piattaforma gestionale U-Gov, ampiamente utilizzata a livello nazionale. Le sue funzioni consentono l'acquisizione, la registrazione, la ricerca e la consultazione di varie tipologie di documenti gestiti nell'ambito dei processi amministrativi interni e degli scambi esterni. Nel 2023, il numero di protocolli dematerializzati dell'amministrazione era complessivamente pari a circa 446.738 con una riduzione della quantità di carta consumata di 10.625 kg. Questo passaggio ai processi digitali riduce significativamente l'uso della carta e sostiene gli sforzi di sostenibilità dell'Università.

Con i materiali legnosi derivanti dalle attività di manutenzione del verde è stato sviluppato un progetto di riutilizzo del legno cippato come pacciamatura per le aiuole dell’Ateneo, permettendo un riutilizzo di uno scarto direttamente prodotto dall’Ateneo.

Il progetto prevede l’installazione di tablet coordinati a sensori intelligenti IoT posti all'interno dei cestini della raccolta differenziata che, utilizzando l'intelligenza artificiale, permetteranno di inquadrare il rifiuto e indicare dove buttarlo correttamente, oltre a raccogliere i dati sulla quantità e sul tipo di rifiuti prodotti quotidianamente dall’Ateneo. I sensori scattano una foto all'interno del cestino ogni 20 minuti, nel totale rispetto della privacy. Si potrà in tal modo sfruttare la gamification per comunicare ogni mese gli errori più comuni e le pratiche corrette di raccolta differenziata, coinvolgendo la comunità universitaria.

a cura di Bicocca Sostenibile, ultimo aggiornamento il 02/12/2024