Water & Food

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Water and Food

Il goal 3 dell’Agenda 2030 è Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età. Alla base del benessere c’è una alimentazione adeguata ossia un insieme di alimenti che permettano di ottimizzare le funzioni fisiologiche di ogni individuo, per assicurare la salute e allo stesso tempo rendere minimo il rischio di malattia. Negli ultimi anni si è anche evidenziato che una dieta sana è strettamente correlata a un sistema alimentare sostenibile.

Lo scopo dell’area Acqua e Cibo è quello di promuovere stili alimentari salutari e sostenibili all’interno di tutta la popolazione universitaria, agendo su vari livelli: ristoranti, bar, aree ristoro e punti riservati al consumo del cibo portato da casa. 

Acqua e cibo sono risorse fondamentali da salvaguardare per la sostenibilità. La risorsa acqua è utilizzata spesso impropriamente ed è doveroso sensibilizzare tutti a farne un uso corretto. La filiera di produzione e consumo di alimenti è responsabile di impatti ambientali consistenti, mentre le scelte alimentari di ciascuno possono incidere in maniera sostanziale su ambiente e salute.

Stato di fatto

Gli interventi rilevanti già attuati sono:

  • installazione di 15 erogatori di acqua liscia e frizzante all’interno degli edifici;
  • 12.000 borracce d’acciaio con logo BASE distribuite a tutto il personale ed in occasione di eventi o iniziative agli studenti;
  • installazione di 6 aree ristoro (edifici U3, U6, U7, U8, U9 e U16) con forni a microonde e lavandini per il cibo da casa;
  • installazione di vending machine con prodotti sani e sostenibili;
  • survey per indagare i consumi alimentari della comunità accademica (“Mangiare in Bicocca”) al fine di una promozione di comportamenti alimentari più salutari e sostenibili per l’ambiente.

Obiettivi

  • Installazione ulteriori erogatori di acqua per garantire la presenza in tutte le aree ristoro;
  • Ridefinizione e ristrutturazione degli spazi attrezzati per «il cibo portato da casa»;
  • Gestione degli appalti ristorazione con una differenziazione dell’offerta e in una ottica salutare e sostenibile;
  • Espansione del progetto Nudging SoGood nei ristoranti e bar dell’Ateneo;
  • Ristrutturazione degli spazi di bar e ristoranti;
  • Recupero degli scarti alimentari.
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Logo progetto Bevimi

BeviMI è il primo progetto promosso in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e il Politecnico di Milano in risposta al bando Plastic Challenge di Fondazione Cariplo con l’obiettivo di ridurre l’uso delle bottigliette di plastica attraverso una valorizzazione degli erogatori di rete. Gli studenti saranno sensibilizzati ad un consumo consapevole attraverso l’uso di una Mobile APP operativa dal prossimo anno accademico attraverso cui ogni studente/università potrà misurare il proprio contributo alla riduzione di CO2 e di plastica prodotta, diventando attore consapevole del personale impatto ambientale evitato.

Una APP, un gioco, una ricerca che coinvolgerà le tre comunità universitarie in una sfida in cui far vincere l’acqua e l’ambiente. Per approfondimenti sul progetto clicca qui.

 

Perché bere l’acqua del rubinetto ?

  • Per ridurre i rifiuti di plastica;
  • Perché è “a Km 0”;
  • Perché è controllata e garantita;
  • Perché è fresca e sana;
  • Perché costa meno!

Vuoi approfondire?
Qui puoi trovare gli approfondimenti sul progetto acqua di rete in Bicocca e sugli erogatori installati in Ateneo.
Qui trovi i suggerimenti redatti assieme a MM spa, gestore del servizio idrico nella città di Milano.

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Borraccia e erogatore

L’idea di distribuire la borraccia a personale e studenti dell’Ateneo nasce con lo scopo di incentivare il consumo dell’acqua del rubinetto ed evitare gli sprechi legati all’utilizzo di bottiglie di plastica.

Per questo motivo la borraccia è stata pensata e testata sull’utilizzo di acqua fredda o a temperatura ambiente e non di altre sostanze con le quali non è possibile garantire un esperienza ottimale.

La borraccia è in acciaio inox 18/8, resistente e in grado di conservare le caratteristiche chimiche e microbiologiche dell’acqua. L’acciaio permette di mantenere inalterate tutte le proprietà dell’acqua del rubinetto; tuttavia durante l’utilizzo l’acqua può subire contaminazioni esterne, si consiglia perciò di non conservare l’acqua nella borraccia per più di 24h.

Avvertenze:

- Seppur i produttori dichiarino le borracce prive di Nichel o altri metalli, se ne sconsiglia l’uso ai soggetti sensibili. 
- Si consiglia un lavaggio prima dell’uso e di pulirla regolarmente con un sapone delicato. Tutte le componenti della borraccia sono    lavabili in lavastoviglie.

Uno strumento per ridurre l’impatto ambientale

Per limitare la produzione di rifiuti plastici e stimolare gli utenti a bere acqua di rete, l’Ateneo ha deciso di installare in ciascun edificio un erogatore di acqua liscia e gassata. Attualmente sono in funzione 13 erogatori, installati perlopiù in corrispondenza delle aree ristoro. Gli erogatori sono dotati di filtri a carboni attivi e lampade UV montate sui beccucci di erogazione per garantirne la sterilità.

Mensilmente vengono eseguite analisi sulle acque in accordo alla normativa vigente. La “qualità dell’acqua destinata al consumo umano” è disciplinata dal D.Lgs.n31 del 2001, che recepisce la Direttiva 98/83/CE, che  si applica a tutte le acque destinate all’uso potabile. Maggiori informazioni in merito sul sito del Ministero della Salute.

L’acqua in Bicocca è buona?

L’acqua che fuoriesce dai rubinetti di Bicocca è assolutamente idonea al consumo umano. Non sono stati riscontrati batteri patogeni ne contaminanti chimici. Un acqua di media durezza, con una adeguata quantità di minerali. Questo indica non solo che l’acqua erogata in questa zona è di ottima qualità ma anche che l’impatto idrico dei nostri edifici è adeguato e non rilascia alcun contaminante. 

Perchè allora scegliere quella degli erogatori? Per una questione di gusto, è più fresca e anche gassata. Si può comunque bere tranquillamente anche quella dei rubinetti. 
Il consiglio migliore è quello di bere in abbondanza in quanto l’idratazione è importante non solo per gli studenti giovani e dinamici ma anche per il personale che spesso svolge attività sedentarie e che si dimentica di bere.

Acqua, io la bevo così!

Qualche numero sulla gestione degli erogatori: 

  • 12.000 le borracce d’acciaio acquistate da Bicocca: vengono distribuite a tutto il personale ed in occasione di eventi o iniziative agli studenti;
  • 15 erogatori installati, localizzati nei principali edifici del campus (utenza raggiunta: 90%);
  • 25.000 litri la distribuzione media d’acqua prevista in un anno per singolo erogatore;
  • 500.000 litri la distribuzione prevista totale annua;
  • 1 milione le bottigliette di plastica in cui sarà possibile evitare l’utilizzo ogni anno;
  • 35.000 i kg di CO2 in atmosfera evitata in un anno grazie agli erogatori (1516 al mese; 1300 kgCO2/anno per ciascun erogatore)
  • 5 il numero di bottigliette di plastica che creano lo stesso impatto di una singola borraccia d’acciaio: significa che usare la borraccia per una sola settimana permette di annullare in termini ambientali l’impatto (in termini di produzione, trasporto, distribuzione) rispetto all’utilizzo della plastica. 

I numeri sopra riportati sono stati calcolati a partire da una sperimentazione di un anno con 6 erogatori (installati negli edifici di piazza della Scienza).

In un anno sono stati consumati mediamente 2600 litri d’acqua alla settimana (circa 530 litri al giorno) per un totale di 114 mila litri d’acqua che corrispondono a un risparmio ipotetico di circa 228 mila bottigliette di plastica da mezzo litro.

Una bottiglietta di plastica è responsabile dell’emissione di 36 grammi di CO2 equivalente lungo il suo ciclo di vita (Dati Plastics Europe). In un anno, la presenza di 6 erogatori d’acqua ha consentito quindi di evitare l'ipotetica immissione in atmosfera di 8150 kg CO2eq, corrispondente alla quantità di emissioni prodotte da un'auto che percorre circa 12 mila km o da 10 voli Milano-New York andata e ritorno.

Per ogni settimana significa un risparmio di circa 160 kg CO2eq, come le emissioni prodotte da un pc acceso per 150 giorni o da un frigorifero in classe A+++ in due anni o da una caldaia a metano utilizzata per 400 docce.

Per ogni giorno significa 32 kg CO2eq, come le emissioni di una lampadina da 80 W accesa ininterrotamente per un mese.

Questi valori emissivi, anche se puramente indicativi, rendono l’idea di quanto la scelta di bere acqua di rete invece di quella in bottiglia di plastica possa essere determinante nella produzione di emissioni climalteranti.

Per SEGNALARE MALFUNZIONAMENTI è possibile aprire un ticket tramite service desk di Ateneo al progetto Water & Food.

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mensa U6 nudging

Nel 2019 è stato avviato il Progetto Nudging SoGood. Il progetto, come pilota, è stato effettuato nella mensa della sede centrale (U6) e si è basato sul concetto di nudging (“spintarelle gentili”), ossia tramite cartellonistica, percorsi guidati ed evidenziazione di alcuni prodotti, gli utenti sono stati “spinti” a scelte di alimenti più sani ed equilibrati

Una serie di orme verdi tracciate sul pavimento conduce dall'ingresso all'area frutta e verdura. I cibi più salutari sono stati evidenziati da bollini con la scritta "So Good", posti di fianco agli espositori come sui menù. Nella linea fredda, i dessert confezionati sono stati separati dalle insalate e resi meno visibili. Subito a fianco dei vassoi impilati l'uno sull'altro si trova il cesto col pane integrale. Per tutto il percorso non mancano indicazioni sui "cibi migliori per la salute" e consigli ad "aumentare il consumo di alimenti ricchi di vitamine, sali minerali e fibra". Vicino alla cassa, un ultimo suggerimento: "Bere almeno 8 bicchieri d'acqua al giorno è una buona abitudine che aiuta ad idratare il corpo e mantenersi in forma". 

Il progetto SoGood ha avuto importanti risultati che hanno portato a una comunicazione a un congresso, 6th International Workshop on UI GreenMetric, University of Zanjan, Iran, 14-17 September 2020 e alla stesura di un articolo (in sottomissione).

Si prevede l’estensione del progetto a tutti i bar e ristoranti di Ateneo.

È in corso la ristrutturazione delle 6 aree ristoro (negli edifici U3, U6, U7, U8 e U9) dotati di forni a microonde e lavandini presso cui è possibile consumare il proprio cibo portato da casa. Gli spazi sono dotati di un erogatore d’acqua di rete (naturale e frizzante) per valorizzare l’utilizzo dell’acqua pubblica potabile (riducendo così l’impatto ambientale derivante dalle bottiglie in PET) e di un’isola di raccolta differenziata dei rifiuti.  La riprogettazione degli spazi prevede l’inserimento di pannelli informativi volti a illustrare e diffondere buone pratiche di sostenibilità ambientale. 

Le aree ristoro si trovano nei seguenti locali:

  • Locale 1i62 (ex deposito) - Edificio U6, primo piano interrato;
  • Locale mensa - Edificio U16;
  • Locale 1i55 – Edificio U8, primo piano interrato;
  • Locale 1i17 – Edificio U3, primo piano interrato;
  • Locale T027 – Edificio U7, piano terra;
  • Locale 1i08 – Edificio U9, primo piano interrato;
a cura di Bicocca Sostenibile, ultimo aggiornamento il 31/07/2023