Grazie alle competenze trasversali e alle strumentazioni presenti all’interno dell’Ateneo, è possibile analizzare le acque dal punto di vista chimico ed ecotossicologico.
Per quanto riguarda le analisi chimiche è possibile determinare i principali inquinanti, quali: composti organoalogenati e organofosforici, idrocarburi policiclici aromatici e composti organici persistenti e bioaccumulabili, biocidi e prodotti fitosanitari attraverso tecniche cromatografiche (liquida e gassosa) accoppiate alla spettrometria di massa a singolo e triplo quadrupolo (GC-MS, LC-MS/MS). Nel caso di concentrazioni al livello di tracce o ultratracce ci si può avvalere di tecniche di preconcentrazione del campione come l’estrazione in fase solida (SPE) o la micro-estrazione in fase solida (SPME), Analisi di metalli e relativi composti possono essere effettuate attraverso le tecniche di spettroscopia di emissione al plasma (ICP-OES) o spettroscopia di assorbimento atomico in fornetto di grafite (GFAAS) previa digestione acida.
Dal punto di vista ecotossicologico è possibile determinare il potenziale tossico indotto da composti singoli o in miscela sul batterio bioluminescente Allivibrio fischeri. Le analisi possono essere condotte su campioni ambientali (reflui, qualità acque di superficie (marine e dolci), su sedimenti (marini e dolci); su reflui di impianti di depurazione (controlli nella fase di pre-trattamento dei reflui - tossicità in ingresso, effluenti industriali); su applicazioni industriali (verifiche di processo, fluidi di trivellazione, industria petrolchimica, industrie alimentari, industrie farmaceutiche e cosmetiche, impianti di acquacoltura). Le analisi sulla tossicità su A. fischeri possono essere applicate anche in progetti di Ricerca e sviluppo per testare le sostanze di nuova formulazione.