Antropologia Culturale e Sociale

Istituito nel 2013, a partire dall'esperienza del dottorato in Antropologia della contemporaneità (attivo dal 2000 al 2012), il Dottorato di Antropologia culturale e sociale-DACS propone un approccio scientifico qualificato all’analisi delle nuove realtà culturali e sociali della nostra epoca conseguenza del contatto culturale sempre più intenso generato dai fenomeni migratori, dalla trasmissione d’informazioni e immagini su scala globale, dalla diffusione di tecnologie e dall’ampliamento dei mercati. Lo sguardo scientifico dell’Antropologia culturale e sociale valorizza dal basso il punto di vista dei soggetti coinvolti nei processi di scala globale, coltivando una prospettiva comparativa in grado di mettere in relazione culture, società e ambiti d’interazione umana che fra di loro si considerano distanti e spesso antagonisti. Caratteristiche importanti di DACS sono l’interdisciplinarietà, grazie alla quale il sapere antropologico è posto in costante e proficua tensione con altre scienze umane e sociali e un Collegio docenti concepito nei termini di una rete locale, nazionale e internazionale di studiosi, fra cui esistono consolidati rapporti di collaborazione scientifica.

Coordinatore: Prof.ssa Alice Bellagamba
Vice Coordinatore: Prof. Mauro Van Aken

Segreteria organizzativa: Silvia Barberani, Claudia Mattalucci – [email protected] 

DACS prepara giovani ricercatori che a livello nazionale e internazionale contribuiscano all’avanzamento del sapere antropologico, coltivandone l’attitudine alla ricerca, la flessibilità di pensiero, l’autonomia creativa e intellettuale, attraverso l’ideazione e realizzazione di un progetto di ricerca originale e scientificamente fondato. L’obiettivo è formare una figura professionale le cui conoscenze, abilità e competenze siano valorizzate anche in ambiti diversi da quello accademico. Il dottorando è considerato un “ricercatore in formazione” il cui processo di apprendimento avviene a stretto contatto con docenti attivamente impegnati nella ricerca, in un rapporto dialogico in cui s’impara a fare ricerca innanzitutto facendola e sviluppando una forma mentis appropriata e durevole.

DACS accoglie giovani studiosi che presentino proposte innovative in tutti i campi dell'antropologia culturale e sociale. Coltivando la vocazione dell'antropologia a studiare culture e società diverse da quelle cui apparteniamo, oltre all'Italia e al bacino mediterraneo, DACS è interessato a ricerche che avanzino le conoscenze antropologiche ed etnografiche sulle seguenti aree geografiche: Africa, America settentrionale, Americhe meridionali, Asia centrale, sud-orientale e orientale, Europa Orientale, Medio-Oriente, Oceania, Sud-est asiatico. 

Il Dottore di ricerca in Antropologia culturale e sociale ha una capacità di apprendere ad apprendere, che gli consente di operare in ambiti lavorativi e professionali molto diversificati. Combinando riflessione teorica e autoriflessività, capacità di decentramento del proprio punto di vista e di valorizzazione di quelli altrui, visione olistica e aderenza a situazioni particolari e concrete, che sono tipiche del metodo etnografico, è figura dotata di quella versatilità, flessibilità e spirito critico, che un mondo del lavoro sempre più globalizzato e in rapido cambiamento richiede.

Con abilità di ricerca altamente qualificate, egli/ella potrà operare con funzioni di ricerca, di consulenza e di organizzazione nei seguenti ambiti lavorativi nazionali e internazionali: ricerca e creazione del sapere; progetti educativi, d’integrazione sociale, di creazione e divulgazione culturale attraverso una molteplicità di media; politiche sociali concernenti i migranti e i progetti di sviluppo, facilitando l’integrazione dei cittadini stranieri, l’assistenza ai migranti, lo sviluppo sostenibile, la promozione dei diritti sociali e culturali; strutture socio-sanitarie, sia nei progetti di ricerca sia nell’ambito dell’accesso e dell’educazione alla salute; musei, ambienti artistici, istituzioni e organizzazioni dedicate al patrimonio culturale; aziende, offrendo conoscenze di natura sociale, storica e culturale sulla diversità dei mondi altri in cui le imprese operano o intendono operare e il modo migliore per entrare in un’efficace comunicazione con gli interlocutori locali rispettandone prospettiva e sensibilità.

BARENGHI   Mario Luigi   University of Milano-Bicocca
BELLAGAMBA   Alice   University of Milano-Bicocca
BRIVIO   Alessandra   University of Milano-Bicocca
CASTIGLIONI   Marco   University of Milano-Bicocca
D'ALOISIO   Fulvia   University of Campania “Luigi Vanvitelli”
DECLICH   Francesca   University of Urbino Carlo Bo  
DELLA MISERICORDIA   Massimo Giuseppe   University of Milano-Bicocca
GRILLI   Simonetta   University of Siena
MALATESTA   Stefano   University of Milano-Bicocca
MALIGHETTI   Roberto   University of Milano-Bicocca
MATERA   Vincenzo   University of Milan
MATTALUCCI   Claudia   University of Milano-Bicocca
MAURIZI  Andrea University of Milano-Bicocca
RIBEIRO COROSSACZ   Valeria   University of Modena-Reggio Emilia
RICCIO   Bruno   Alma Mater Studiorum - University of Bologna
RIMOLDI   Luca   University of Milano-Bicocca
SQUARCINA   Enrico   University of Milano-Bicocca
TASSAN   Manuela   University of Milano-Bicocca
VAN AKEN   Mauro Ivo   University of Milano-Bicocca
VIGNATO   Silvia   University of Milano-Bicocca
CASCIARRI   Barbara   Université  PARIS 8 (Vincennes, Saint-Denis)  
CIAVOLELLA   Riccardo   CNRS  (FR)
MAFFI   Irene   University of Lausanne  (CH)
OSELLA   Filippo   University of Sussex (GB)
SCHNEIDER   ARNDT   University of Oslo (NO)
SINISCALCHI   VALERIA   EHESS (FR)
SOPRANZETTI  Claudio CENTRAL EUROPEAN UNIVERSITY (AT)

Il supporto istituzionale e educativo di DACS è pensato alla luce di una formazione professionale disegnata sulle motivazioni e capacità del singolo dottorando, e mirata a conseguire il massimo della sua professionalizzazione.

I cardini di quest’approccio sono:

  • il PROGETTO DI RICERCA, che è valutato in sede di ammissione,
  • il SEMINARIO PERMANENTE di antropologia culturale e sociale – quale ambito di discussione, confronto critico aperto, laboratorio entro cui si generano nuove idee –
  • una SUPERVISIONE SCIENTIFICA PERSONALIZZATA – nella forma di contatto intellettuale costante e dinamico fra il dottorando e il TUTOR  ( un docente del Collegio) che lo accompagna in tutto il percorso formativo.

La diversificazione dell’offerta formativa è potenziata attraverso strategie di internazionalizzazione che prevedono seminari tenuti da docenti e ricercatori stranieri di chiara fama, accordi di cotutela con università straniere, la presenza di Dottorandi provenienti da altri Paesi, la mobilità internazionale dei Dottorandi e la loro inclusione nei progetti e nei network nazionali e internazionali di ricerca dei Docenti, i rapporti con la rete di dottori di ricerca (ora studiosi in contesti europei e nord-americani) in antropologia formatisi presso l'Università di Milano-Bicocca.

I primi dodici mesi prevedono una formazione trasversale, che tocca modelli teorici, metodologie e tematiche di ricerca chiave nelle scienze umane e sociali contemporanee, con un’attenzione allo ‘specifico antropologico’ e alle potenzialità di dialogo con altri campi disciplinari. Sotto la supervisione del proprio tutor, nei primi sei mesi del dottorato, il dottorando perfeziona il progetto di ricerca presentato in fase d’ammissione e concorda un piano di lavoro individuale per i tre anni del corso. Compie inoltre le ricerche bibliografiche e d’archivio indispensabili all’avviamento del suo progetto di ricerca. Il secondo anno è dedicato alla ricerca empirica, attraverso periodi di ricerca etnografica (che costituiscono un prerequisito fondamentale della formazione antropologica). Negli ultimi dodici mesi viene scritta la tesi di dottorato.

Durante tutti i tre anni di dottorato è offerta una formazione linguistica (inglese accademico) e un Seminario permanente di Antropologia Culturale e Sociale (8 CFU), cui i dottorandi sono tenuti a partecipare a meno di non essere all'estero o impegnati nella ricerca etnografica. Il primo anno prevede un seminario sull’uso delle risorse elettroniche (organizzato in collaborazione con la Biblioteca)

Dacs offre un percorso didattico di 13 crediti complessivi, così ripartiti:

a) Metodi e campi di ricerca, per introdurre gli studenti alle problematiche della ricerca antropologica, illustrare lo sviluppo delle diverse tecniche etnografiche, e condividere esperienze concrete di ricerca interdisciplinare ed intersettoriale
b) Prospettive geografiche, storico, linguistiche e letterarie, per arricchire la formazione in antropologia culturale e sociale, con il contributo di altre discipline umanistiche
c) Antropologia, società civile, mondo del lavoro, per aprire una dialogo con le diverse realtà in cui operano gli antropologi.

La didattica coinvolge i membri italiani e stranieri del collegio docenti ed è organizzata su di una base settimanale. Si richiede agli studenti una partecipazione attiva, che valorizzi la loro posizione di ricercatori in formazione. Questioni etiche e di genere sono affrontate in modo trasversale in tutta l'attività didattica. Il percorso è integrato dalle attività formative della scuola di dottorato fra le quali gli studenti possono costruire percorsi personalizzati.

L’attività didattica è consultabile sulla piattaforma e-learning: https://elearning.unimib.it/course/index.php?categoryid=7222 

a cura di Scuola di dottorato, ultimo aggiornamento il 06/06/2023