Patrimonio Immateriale nell'innovazione socio-culturale

Il dottorato in Patrimonio Immateriale nell'innovazione socio-culturale è nato in convenzione con l’Università degli studi di Perugia e della Basilicata per la promozione della varietà del sistema paese, senza perdere di vista le specificità locali. I dottorandi e le dottorande affronteranno i processi di mediazione, interpretazione e partecipazione che consentono la tutela attiva dei patrimoni di prossimità, il ruolo delle politiche pubbliche e le problematiche della governance del patrimonio immateriale su vari livelli di scala (comunale, regionale, interregionale, nazionale), la cooperazione fra attori pubblici e privati, l’importanza di una valorizzazione partecipativa e inclusiva (con sguardi antropologici, artistici, comunicativi, economici, pedagogici, psicologici, sociologi, storici), le sfide della digitalizzazione, la dimensione etica e il coinvolgimento delle comunità.

 

Coordinatore: Prof.ssa Franca Zuccoli
Vicecoordinatore: Prof. Ivan Bargna

Il percorso, della durata di tre anni, mira alla realizzazione di progetti di ricerca antropologici, artistici, pedagogici, psicologici, economici, con un forte taglio interdisciplinare, in piena aderenza alle realtà territoriali e con una chiara impronta nazionale e internazionale.

Le ricerche contribuiranno a:

a) incrementare il recupero, rielaborazione e trasmissione intergenerazionale di saperi e tecniche;

b) ideare, a partire dal patrimonio immateriale, pratiche di inclusione, accessibilità e partecipazione civica che rispondano all’evoluzione socio-economica e demografica dei territori;

c) accompagnare i processi istituzionali e civici attraverso cui nuovi beni immateriali emergono dalla creatività culturale contemporanea e da forme rinnovate di partecipazione, identità e appartenenza;

d) implementare politiche pubbliche volte a mantenere in dialogo prospettive locali, regionali, nazionali e aperture internazionali, per potenziare dinamiche di condivisione e partecipazione;

e) monitorare e documentare le pratiche di salvaguardia e valorizzazione realizzate da comunità locali e operatori, con attenzione alle funzioni di mediazione e facilitazione;

f) accrescere l’utilizzo consapevole e partecipato delle tecnologie digitali utili a garantire processi di condivisione, comunicazione e diffusione delle ricerche sui patrimoni immateriali;

g) sviluppare l'attività di ricerca in funzione delle pubbliche amministrazioni che fanno riferimento al sistema organizzativo del MIC, con percorsi multidisciplinari per la valorizzazione di competenze gestionali e comunicative applicate alle pratiche organizzative e alle politiche di salvaguardia e valorizzazione dei patrimoni immateriali. Avrà un ruolo centrale l'Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, dove i dottorandi effettueranno periodi di studio e ricerca (min 6, max 12 mesi);

h) migliorare la capacità amministrativa di Enti e Istituti pubblici che si occupano di patrimoni culturali, contribuendo all'implementazione di strumenti diagnostici e per il coordinamento delle politiche pubbliche e individuando strategie di decisione, implementazione e valutazione nell'organizzazione degli Istituti Culturali del MIC.

Questo corso di Dottorato forma figure professionali flessibili destinate a operare nell’ambito della salvaguardia e promozione del patrimonio immateriale presso:

  • Imprese attive nel settore dei beni culturali e della loro promozione/valorizzazione;
  • Livelli amministrativi e tecnici del MIC (Ministero della cultura), nelle strutture sia centrali che periferiche;
  • Musei e altre strutture pubbliche preposte alla catalogazione, tutela, conservazione, restauro, gestione, valorizzazione e allestimento del patrimonio culturale materiale e immateriale;
  • Strutture pubbliche e private che abbiano funzioni e finalità organizzative, culturali, editoriali e di ricerca;
  • Organismi privati, fondazioni, ONG, organismi nazionali e internazionali operanti nel settore del patrimonio culturale;
  • Imprese ed enti pubblici (comuni, regioni, consorzi, ecc.) che operano nel campo del turismo e nell'ambito della ricerca, della conoscenza critica, della catalogazione, dell'educazione e della didattica, dell'accessibilità, dell'innovazione e della creatività culturale;
  • Aziende e imprese digitali attive nel settore dei beni culturali, dei patrimoni materiali e immateriali e della loro comunicazione/promozione/valorizzazione;
  • Università, Enti di ricerca, Enti locali, Soprintendenze, Società di servizi, Aziende, Imprese, Studi professionali, Musei;
  • Comunità attive sul territorio per la salvaguardia e la valorizzazione degli elementi del proprio patrimonio culturale immateriale;
  • Case editrici, società di comunicazione, aziende del terzo settore attive nella salvaguardia e valorizzazione del patrimonio immateriale.
BARGNA  Leopoldo Ivan Università di Milano Bicocca
CAPUTO   Francesca   Università di Milano Bicocca
DOMANESCHI   Lorenzo   Università di Milano Bicocca
DONATI Alessandra Università di Milano Bicocca
FARINA   Eleonora   Università di Milano Bicocca
GAMELLI   Ivano Giuseppe   Università di Milano Bicocca
GASPARINI   Francesca   Università di Milano Bicocca
GRANATA   Anna   Università di Milano Bicocca
LAI  Franco Marcello Università di Sassari
MOLARO   Aurelio   Università di Milano Bicocca
MORFINO   Vittorio   Università di Milano Bicocca
NEGRI   Martino   Università di Milano Bicocca
PALUMBO  Berardino   Università di Messina
PORCELLANA  Valentina Università della Valle d'Aosta
TARABUSI   Federica   Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
UBERTAZZI   Benedetta Università di Milano Bicocca
VARINI   Valerio   Università di Milano Bicocca
VIETTI   Francesco   Università di Torino
ZUCCOLI   Franca Giuliana Maria Antonia   Università di Milano Bicocca
MENIN   Laura Museo della Regina e Galleria S. Croce, Comune di Cattolica
ORSINI   Carolina Museo delle Culture di Milano- Comune di Milano  
SOSA   Victoria Instituto Nacional de Antropología y Pensamiento Latinoamericano  
TRUPIANO   Valeria Ministero della Cultura - Istituto Centrale per il Patrimonio Culturale (ICPI)  
TURCI   Mario Museo Ettore Guatelli “Fondazione Museo Ettore Guatelli”  
VENTURA   LEANDRO   Ministero della Cultura -Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale dal 2016  

Il dottorato in Patrimonio Immateriale nell'innovazione socio-culturale prevede la realizzazione, in tre anni, di un progetto di ricerca, sotto la guida di un docente del Collegio di dottorato (tutor) ed eventualmente di uno o più supervisori, anche stranieri, che garantiscono la qualità del progetto e orientano il dottorando nella costruzione del proprio profilo scientifico, inserendolo in un gruppo di ricerca e in una comunità scientifica coerente con i suoi interessi.

Per sostenere lo sviluppo delle molteplici e complesse competenze richieste oggi a un ricercatore, al dottorando viene proposto un percorso formativo strutturato in corsi disciplinari, seminari, corsi trasversali offerti dalla scuola di dottorato, seminari e incontri di monitoraggio, e momenti di valutazione intermedi e finali per ogni anno di corso.

Oltre ai corsi, è richiesta al dottorando la partecipazione attiva alla vita scientifica, culturale e didattica dei Dipartimenti, agli incontri regolari con il tutor/supervisore e con il gruppo di coordinamento, alle attività di verifica formativa volte ad assicurare la qualità e lo stato di avanzamento del progetto di ricerca.

La frequenza ai corsi curricolari organizzati dal corso di dottorato è obbligatoria come indicato nel teaching plan.

È inoltre obbligatoria la frequenza di corsi trasversali erogati dalla Scuola di Dottorato, come indicato nel teaching plan.

Il dottorato è bilingue: italiano e inglese. I corsi erogati nell’ambito della didattica disciplinare saranno erogati in italiano o in inglese.

L’attività didattica è consultabile sulla piattaforma e-learning: https://elearning.unimib.it/course/index.php?categoryid=9372

a cura di Scuola di dottorato, ultimo aggiornamento il 08/06/2023